Iaia Nie
Non sono in casa. Sto via per un po' ma torno presto. Probabilmente non avrò connessione. Se l'avrò scriverò.
Pasqua è andata benino, è passata e neanche me ne sono resa conto.
Sto ancora alla ricerca di un qualcosa che assomigli vagamente ad un lavoro (pagato...non immaginavo ci fosse tanta gente che offre stage non remunerati). Nell'attesa me ne vado un po' via. Dove? Si, a quel paese.
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Iaia Nie

Colui che non è mai stato male
muore
al primo dolore.

Iaia Nie
  1. Mah
  2. Boh
  3. Bah
Iaia Nie

"Mi aveva spesso sconcertato con le sue verità. Al tempo in cui eravamo innamorati,
cercavo di spingerla a dire più che la verità:
che la nostra avventura non sarebbe mai finita,
che un giorno ci saremmo sposati.
Non l'avrei mai creduta ma mi sarebbe piaciuto sentire quelle parole dalle sue labbra,
forse soltanto per darmi la soddisfazione di respingerle io stesso"
Graham Green

Alcune volte andiamo alla ricerca di qualcosa che in realtà neanche vogliamo.
Non so perchè, ma sento che quello che ora credo di volere con tutta me stessa in realtà è solo un capriccio, l'ennesimo modo per vincere una sfida imbecille con me stessa o col mondo, chi lo sa.
Me ne accorgo perchè, quando tutto sembra avvicinarsi al risultato da me sperato, mi prende il panico, mi blocco e compio azioni tali da rompere l'alone d'incanto e riportare la situazione indietro, al punto di partenza. Rewind.
Forse è solo paura. Forse è solo mancanza di fiducia. Forse è solo che ancora non ho capito quello che voglio.
Eppure lo desidero talmente tanto.
Rewind.

Iaia Nie


A primavera vengon fuori tutte le magagne.
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Iaia Nie

Si, lo so: questo post è un po' criptico.
Avevo scritto un papiro dettagliatissimo poi mi sono pentita.
A Roma c'è un proverbio su chi ci ripensa...meglio non pensarci.
Iaia Nie
Oggi mi è venuta voglia di iniziare una nuova rubrica, un nuovo appuntamento settimanale: pillole di psicologia sociale.
Con questa rubrica unisco l'utile al dilettevole. Utile perchè sembra che io mi stia pian pianino scordando taaanti concetti studiati pochi anni or sono e in questo modo mi rinfresco la memoria, dilettevole perchè credo che la psicologia sociale e le branche derivate ed affini ad essa siano molto interessanti anche per i "non addetti ai lavori".
Detto ciò, oggi si parlerà di MOTIVAZIONI UMANE. Eh, si! Anche se gli esseri umani sono organismi estremamente complessi, sono solo due le motivazioni fondamentali che orientano l'agire sociale: il bisogno di essere il più accurati possibile (social cognition) ed il bisogno di giustificare ogni nostro pensiero ed ogni nostra azione per sentirci in pace con noi stessi.
Non c'è dubbio che ognuno di noi abbia bisogno di vedersi come un essere decente, competente ed affidabile. In gergo, questa necessità di mantenere una buona immagine di noi stessi, può essere definita bisogno latente di autostima. Questo ci porta dritti dritti ad una classificazione delle motivazioni sottese ai comportamenti, spiegate appunto tramite l'approccio basato sull'autostima.
  • La giustificazione del comportamento precedente: è davvero difficile confessare i propri errori. Spesso le persone si danno una spiegazione diversa dalla realtà in modo da uscirne sotto una buona luce. In questo modo si ha una visione imprecisa del mondo, un'interpretazione distorta che ci fa sentire bene con noi stessi.
  • La sofferenza e l'autogiustificazone: è la mia preferita! Parto subito con un esempio da manuale: in America per entrare a far parte di un gruppo all'interno dei college bisogna superare un rituale spesso doloroso ed umiliante. Ebbene, più doloroso ed umiliante è il rituale, più i membri del gruppo sono contenti di farne parte e sono affezionati ad esso.
    La psicologia comportamentista ci insegna che sono le ricompense, e non le punizioni, a spingerci a preferire le cose che vi sono associate. Ma è una spiegazione troppo semplicistica; gli esseri umani hanno bisogno di giustificare il loro comportamento passato. L'esigenza di mantenere un'immagine positiva di sè spinge a commettere azioni paradossali come preferire ciò che fa soffrire piuttosto che ciò che apporta benessere! (DANG!!! ora si spiega tutto...)
  • Le aspettative sul mondo sociale: le nostre aspettative sul mondo sociale spesso non combaciano con la percezione accurata di esso. In questo caso, per ridurre la dissonanza, ci comportiamo in modo da creare le condizioni che confermano le nostre aspettative. Chiamiamo questo fenomeno "la profezia che si autoadempie". Esistono molteplici modi per giungere alle impressioni sbagliate quando si cerca di percepire la realtà in modo accurato! (mmm, ne so qualcosa!).

Ok, basta. Per oggi sono stata abbastanza tediosa.
La settimana prossima si parlerà di scorciatoie mentali...perchè siamo tutti un po' pigri!

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Iaia Nie

Io, come al solito, cado dalle nuvole.
Oddio, quanto sono incazzata! Oddio, quanto mi girano le palle! Da non crederci!
"Probabilmente voterò per il Pdl, ma certamente non sono stata convinta dai complimenti di Berlusconi sul mio sorriso. Ho motivazioni più profonde. Ieri è stato uno scherzo, un gioco. Tuttavia, se andrà al governo, mi aspetto che mantenga le promesse fatte a me e a tutti i precari che ieri ho rappresentato."
Ma che vuol dire?! Non è possibile, davvero!
Riassumiamo la situazione surreale: a TG2 Punto di Vista una giovane domanda al Cavaliere come sia possibile per un giovane pensare di sposarsi, mettere al mondo un figlio e magari comprare una casa oggi, dove il precariato regna sovrano. Che te risponde il Berlusca in periodo pre-elettorale, su un quesito che più degli altri crea malcontento nella popolazione italiana, cosa replica quell'imbecille ad una domanda che fa concentrare l'attenzione di tutti noi sfigati e che potrebbe sfruttare per fare un minimo di bella figura? “Da padre il consiglio che le do è quello di ricercarsi il figlio di Berlusconi o di qualcun altro che non abbia di questi problemi. Con il sorriso che ha potrebbe anche permetterselo”.
Si, agghiacciante. Ma ancora più agghiacciante è il fatto che quella sub-umana riesca a giustificare tanta ignoranza con la frase citata ad inizio post.
Grazie alle leggi Treu e Biagi siamo nella merda. Grazie a loro siamo schiavi di gente che ti sfrutta, ti paga poco (se ti paga) e ti usa come un oggetto solo per il proprio tornaconto. Le agenzie interinali e le cooperative schifose, che continuano a precarizzarti e ti portano al punto in cui non riesci a credere più a nulla, non sono da meno. Vittime di ricatti tutti i giorni (della serie: se non lo fai non ti rinnovo il contratto), senza copertura assicurativa o ferie.

Ora non voglio esagerare, c'è di peggio. Ma c'è anche di meglio.
Sono schifata a tal punto che ho scritto una bella letterina al caro candidato premier del PdL, lettera che mi assicura un posto a Guantanamo in camera con vista per i prossimi decenni. Se sparisco sapete dove trovarmi.
Sono troppo arrabbiata, per potermi permettere la connessione internet devo darla via il prima possibile. E devo anche ricordarmi di chiedere di visionare la dichiarazione dei redditi, prima!

Iaia Nie
Ogni seme conosce
i suoi tempi

Iaia Nie

  1. Mi devo svegliare

  2. Devo darmi una mossa

  3. Ho davvero molto da imparare
Iaia Nie
Ieri mi sono licenziata. Sto in fase meditativo-depressiva. Diciamo che non ho ancora ben realizzato l'evento.


Non riesco neanche a parlarne, ci sono rimasta davvero male.
Vabbè, si ricomincia da capo.

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Iaia Nie
Eccone un'altra sugli animali, perchè ormai sono più amati degli esseri umani...
Natale è passato da parecchio ma le vendite di "A Very Silent Night" stanno ancora andando alla grande! Stiamo parlando di un cd musicale dedicato ai nostri amatissimi amici a quattro zampe, un cd che non può essere ascoltato da un orecchio umano. In pratica è una traccia audio di "Astro del Ciel" registrata a frequenze talmente alte che solo i cani possono sentirle.
Questa ennesima follia è promossa da un'associazione neo zelandese per la protezione degli animali ed ha già raccolto qualcosa come 12000 euro.
C'è un piccolissimo inconveniente dietro questa genialata: sembra che non tutti i quadrupedi gradiscano gli accordi ed i cori del trio autore dell'album, che si fa chiamare "The Underdogs" (ma tu pensa!). La reazione più violenta alle note canine-natalizie è stata quella di un cane che ha attaccato a morsi la radio distruggendola completamente; sul lato opposto della scala, altri si stendono per terra appena il brano comincia e non fanno nulla.
Lo stesso ideatore dell'iniziativa ammette che non è ben chiaro cosa esattamente i cani avvertano di questa musica.
Ecco a voi il video, che non ha assolutamente bisogno di commenti.

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Iaia Nie
Non aggiungere fuoco al
fuoco
Iaia Nie
  1. Le persone dimostrano le proprie emozioni a modo loro, un modo spesso completamente diverso dal nostro; è una delle caratteristiche più belle dell'essere umano.
  2. Riuscire a comprendere e ad accettare le diversità è davvero gratificante. E mi ha reso davvero felice.
  3. Ho imparato finalmente a resettare il mio Ipod :).
Iaia Nie



La festa delle donne è un buon pretesto per ripeterlo...ma cerchiamo di non ricordarlo solo l'8 Marzo.
(click sui banner, please)
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Iaia Nie

Voglio proprio provarci!

Cazzeggiando sul significato dei nomignoli che si usano per firmare i vari deliri che si postano in questi benedetti spazi che ci siamo creati in rete, è uscita fuori l'idea di iniziare un bel MEME, una catena di Sant'Antonio, tanto per capirci!
Il tema del MEME è, ovviamente: "Perchè hai scelto di chiamarti così?"
Quindi, visto che un buon nome val più di grandi ricchezze...create un bel post dove spiattellare la verità su quell'attimo di raptus che vi ha portato a scegliere il vostro. Fate sapere al mondo intero se credete che vi caratterizzi e se sentite che ormai vi appartenga!
Scherzi a parte, inizio io. La mia personale spiegazione la trovate QUI.

Come ogni buon MEME che si rispetti, ora passo il testimone a Traffik (colui che ha ispirato questa catena), a Punzy ed ad Articolo21 (in realtà credo proprio di saperlo già, ma è un buon modo per farlo sapere a tutti). Chi si vuole aggiungere autonomamente lo faccia pure, qui siamo tutti curiosi.

A voi il resto. Buon lavoro!

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Iaia Nie
Perchè se scappo mi rincorri

e se ti cerco ti nascondi?

Iaia Nie

Come al solito sono una cretina.
Come al solito ritorno sui miei passi. E per cosa?
Per parole già dette, per scuse già sentite, per promesse ormai consumate.
E per una stronza coincidenza che ha dell'incredibile.
Le coincidenze mi sconcertano, mi sembrano sempre circondate da un alone magico, un'alchimia a cui non ci si può ribellare. A cui non si può non sottostare. Un'alchimia che io non riesco ad ignorare.
Attribuisco alle coincidenze significati che forse non hanno.
E così mi ritrovo nuovamente su un altalena di emozioni, tra la speranza di una gioia ed il vuoto di un'illusione.
In compagnia. Ma sola, in realtà.

Ed ancora una volta è una mia scelta.

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Iaia Nie
L'avevo già accennato: mi sono iscritta in paestra.
Già l'iscrizione di per sè è stata una dura prova. Solo per chiedere informazioni la signorina alla reception mi fissa un appuntamento con Alessia, una roscia palestrata che come prima cosa mi chiede quali sono i miei obiettivi. Hemm...i miei obiettivi...aspetta, questa la sapevo...sono preparata...ah, si! trovare un posto fisso e mettere su famiglia! No. Voleva sapere se voglio dimagrire/rassodare/metteresumassa. E dove? Ma io voglio solo fare un po' di sport!
Assodato che ho le idee poco chiare su cosa significhi esattamente frequentare una palestra, con una faccia sempre più perplessa, Alessia passa alla formula abbonamento. É assolutamente decisa a farmi fare un anno di STEP. Ora, io sto passando un periodo in cui non so manco se domani vivrò ancora a Roma, evidentemente Alessia è inconsapevole del fatto che io fra un anno probabilmente ricorderò quella palestra come un lontano sogno. Se la ricorderò. Finisco col fare l'abbonamento trimestrale (eh, Alessia sa il fatto suo!) e inzio oggi dopo lo stage.
Arrivo e ci metto 20 minuti per trovare lo spogliatoio giusto, vago tutta incappottata per i tre piani pieni di sudore di quello che mi sembrava un inferno illuminato da neon a 2000 watt, con musica assordante ovunque e pezzi di manzo alle panche che emettono grugniti agghiaccianti. Lo trovo e...non sono proprio tagliata per la palestra: metti la roba nell'armadietto, non sai dove poggiare le cose che hai in mano, chiudi con il lucchetto l'armadietto, riapri perchè hai dimenticato l'asciugamano, richiudi e ingoia le chiavi del lucchetto perchè la Puma non ha fatto una dannata tasca a questi dannati pantaloni in tessuto tecnico. Insomma...
sguardo basso faccio una ventina di minuti di tapis-roulant, in attesa della lezione. Scelgo JABBING. Cos'è? Riporto fedelmente la descrizione del depliant:
Lezione "no contact", emozionante e diversa dal solito,
che combina in modo potente e dinamico colpi portati con le mani improntati
sulla box con una collezione di calci provenienti dalle arti marziali orientali.
Nello stesso tempo, sono allenate qualità fisiche e motorie quali la mobilità
articolare, la forza e la resistenza. Lezione di alta intensità.
Si, me la sono andata a cercare, ho pensato che così mi sfogavo.
Si, mi sono sfogata. Inizio e mi diverto come una pazza! Musica, pugni, calci, salti, yeah! Dopo mezz'ora di cazzotti nell'aria e calci al cielo la mia faccia da sorridente e pallida diventa un pomodoro rosso con gli occhi fuori dalle orbite. Le coreografie iniziano a confondermi e Cristina, l'insegnante-nazista, chiede a Paola, che avrà ad occhio novecento anni, di mostrarmi come si fa e la dolce vecchietta esegue l'esercizio in maniera impeccabile.
Finita la lezione non ho più le facoltà motorie. Le gambe e le braccia, che prima padroneggiavo con una certa destrezza, sembrano non volerne sapere di obbedire ai miei comandi. Nello spogliatoio si ripete la penosa scenetta: vomita la chiave del lucchetto, prendi le robe, no! quelle giuste! non il cappoto, il bagnoschiuma! chiudi tutto, riapri, prendi la spugna, ti cade tutto, orrore! ora è tutto pieno di capellacci infami! disgustata lava tutto, riponi quella maledetta giacca, cazzo! e poi...il paradiso! Venti minuti tra sauna e bagno turco! spaparanzata come mamma t'ha fatto in una nebbiolina da sogno, così stanca da non riuscire neanche più a pensare. Mi basta poco: non vedo l'ora di tornarci mercoledì!
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Iaia Nie
Non ci preoccupiamo mai di quello che abbiamo
ma piangiamo quando l'abbiamo perso.

Iaia Nie
  1. Prima di arrabbiarsi, sarebbe meglio ascoltare cosa ha da dire chi stiamo per condannare. Guardare le cose solo dal proprio punto di vista è un limite enorme. Alcune volte ci convinciamo di aver ragione e basta anche solo una parola di un osservatore esterno per far crollare le nostre certezze. Questo porta inevitabilmente a...
  2. Cercare di rimanere calmi e assicurarsi di aver visto le cose dalla giusta prospettiva, prima di abbattere la propria furia folle sul malcapitato di turno.
  3. Tira piu' un pelo di figa che una mandria di buoi. (Scusate la volgarità ma sono per chiamare le cose con il loro nome).
Iaia Nie

Ho sentito questa canzone per caso, ad una festa a casa di un amico qualche giorno fa. Mi è piaciuta subito così tanto che l'ho fatta mettere da capo.
Tornata a casa cerco il testo su internet e lo scopro perfetto per questo mio periodo...è fatta, mi sono innamorata della canzone. Accidenti! La ascolterò in loop per settimane, come di solito mi capita di fare: se mi fisso mi fisso di brutto...mi mancano le mezze misure.
Mi viene in mente di vedere se esiste anche il video e...beh, che dire, non ho parole se non "meraviglioso"!

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Iaia Nie
La scorsa settimana mia madre è andata nel suo paesino nativo a salutare un po' di parenti.
Torna e ...cosa mi porta?
Un paio di chili di ricotta fresca, che mangi a cucchiaiate impiastricciata di cioccolata liquida? No.
Una bella forma di formaggio stagionato, di quelli che appena lo apri l'odore pervade inesorabilmente la tua casa e quella dei vicini? No, manco pe'niente.
Una collanona di salsicce di cinghiale, di quelle di cui vado ghiotta e mangio addentandole come una troglodita? Assolutamente no.
Un boccione di vino paesano, di quelli che scendono giù nel gargarozzo che è un piacere e ti ritrovi la mattina steso sul pavimento immemore degli avvenimenti della nottata appena trascorsa? Siete totalmente fouri strada.
Mi ha portato 5 chilozzi di noci. Si, noci. Si, 5 chili.
E mo io che ci faccio? Nel mio cervello balena la malsana idea di iniziare un commercio di micro-paesaggi costruiti abilmente dentro la metà dei gusci, ma ritorno subito alla realtà, tiro fuori gli ingredienti, accendo il forno e decido di sfornare due torte al giorno per i prossimi sette giorni e di distribuirle a chiunque conosco.
Orbene, ecco spiegato perchè la ricetta di questa settimana è una torta (non amo cucinare i dolci, tanto per capirci).
Come sempre la prima mossa è scegliere la colonna sonora della vostra esperienza culinaria. Per questa torta io, incredibilmente, suggerisco:




Ingredienti:
  • 300 gr di noci
  • 100 gr di cacao amaro
  • 100 gr di zucchero a velo
  • 50 gr di farina
  • una bustina di lievito
  • 3 uova
  • circa 20 gherigli interi per guarnire
Dopo aver aperto 'sti maledetti 300 grammi di noci (il mio tunnel carpale ringrazia), tritatele finemente e mettetele in una terrina con la farina passata al setaccio, lievito, cacao e zucchero. Se non avete lo zucchero a velo, mettete lo zucchero normale nel frullatore e...frullate. Voilat, ecco lo zucchero a velo! (sono sicura che comunque tutti avete a casa una busta avanzata dal pandoro!). Amalgamate con cura ed aggiungere uno alla volta i tuorli.
In una ciotolina a parte montare a neve ferma gli albumi ed incorporarli al composto cercando di non smontarli. Praticamente dovete mescolare dal basso verso l'alto piuttosto delicatamente, senza la rabbia dovuta all'apertura di quel centinaio di noci di qualche minuto fa. Dopo questa operazione sarete ancora più incazzati, perchè il composto è simile alla pietra e la vostra mano ora sarà completamente inservibile (il mio tunnel carpale non ha più neanche la forza di ribellarsi).
Imburrate ed infarinate una tortiera e travasateci il composto. Guarnite con i gherigli messi da parte e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti. Ripeto sempre che il tempo è indicativo, usate il vostro fidato stuzzicadenti per accertarvi che sia cotta dentro e state attenti che non si bruci sotto, sennò fa schifo. A tal fine mettete la teglia a metà altezza.
Finito. Sfornate e lasciate raffreddare.
Consiglio in più: Potete anche omettere il lievito. Verrà una bella torta bassa, un po' più dura.
Il consiglio in più che vi do con la massima sincerità è: se non avete un polso d'acciaio e tanta pazienza, non fatela!
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