Iaia Nie
Il colmo per una tendina?


Avere la tendinite.







Iaia Nie
Per la serie "vita da cani" ecco un'altra chicca fresca, fresca. Vista oggi nel posto dove lavoro. Posto ovviamente popolato da gente improbabile:

 la carrozzina per cani.

Ebbene si! Fido è stanco, non può seguirti ovunque vuoi! 
Se dopo la tappa da Vuitton, la passeggiata in via Margutta, la capatina da Tiffany, l'aperitivo irrinunciabile da  'Gusto e la veloce ma dovuta spesa milionaria da Castroni (per acquistare qualche etto di castronerie) il vostro migliore amico a quattro zampe si sdraia a terra con quello sguardo (da cane bastonato) che, giustamente, solo lui sa fare e non ne vuole più sapere di camminare...per voi c'è Dogtivity! 
No signori, non è una semplice carrozzina, ma un passeggino extralusso con il rivestimento in materiale sintetico che g
arantisce comfort ed igiene per il cucciolo e la capote in nylon che lo protegge da sole ed insetti. Ovviamente dotato di un sistema di ammortizzazione che permetterà al vostro Fido di fare sogni tranquilli anche sui terreni più accidentati!

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Per la serie, appunto, vita da cani.


Iaia Nie
Oggi non lavoro.
E mi ritrovo a casa da sola.
Incazzata.
C'è senza dubbio qualche cosa che non va.


Iaia Nie
...sono disponibile per qualsiasi sostituzione.
Ma porca vacca, mi hanno preso in parola! Questa mattina mi hanno chiamato alle nove del mattino per sostituire una collega alle dieci. E meno male che ieri avevo preso in giro i miei amici che si sarebbero dovuti svegliare tardi!
Così, me la sono cercata...lavoro tutta questa settimana più il sabato (che per me è quasi sempre lavorativo) e la domenica, perchè abbiamo un "porte aperte" per il lancio di un nuovo modello...e poi la settimana ricomincia con il lunedì. Tutti i giorni. Dieci ore abbondanti quotidiane.
... ... ... insomma, volevo proprio fare un post divertente ed allegro, avevo già l'argomento... ... ...ma sto ammusata e non mi esce niente di vagamente spensierato.
Quindi, ecco a voi il benedetto Pensiero Ordinatamente Confuso di questa settimana:



Il troppo stroppia
Iaia Nie
Il mio lavoro è così. Se non ci vado non mi pagano la giornata. Giusto, contro l'assenteismo!
Oggi, insomma, non ho guadagnato una lira...

...ieri notte, verso le due, mi sono svegliata in preda ad una tremenda nausea e sudori freddi: le maledette pizzette comprate amorevolmente da mamma (e mangiate voracemente da me) mi erano rimaste sullo stomaco. 
So che non è una bellissima immagine ma sono dovuta andare a vomitarle...e solo dopo ore di sforzi e tentativi sono potuta tornare nel mio lettino. Distrutta ma soddisfatta. A questo punto mi sono resa conto che mai e poi mai avrei potuto affrontare un'ora di traffico verso Torrino, dieci ore di lavoro ed un'altra ora di traffico verso San Giovanni...almeno non nelle prossime dodici ore.

Mando un messaggio al mio capo spiegandole la vomitata e dicendo che se non trovano una sostituta, che devo fà, ci vado io. 

... ... ... 

...poi mi viene in mente lei! Lei, la mia collega preferita, quella con la quale mi vedo anche extra moenia (insomma, fuori dal lavoro), quella con la quale mi trovo meglio. Ma, soprattutto, quella che soffre d'insonnia. Le mando un messaggio chiedendole se può sostituirmi e in meno di un quarto d'ora, cioè alle 3 e mezza di notte, ottengo la sua risposta...positiva!

Insomma, se oggi sono qui al computer a scrivere un post sul mio blog, con vestaglia e maglioncino (che già sento freddo), mentre fuori impazza la bufera (nella Capitale sta diluviando)...beh, è grazie a questa santa santissima ragazza. 

Sono davvero commossa. Tendo a non chiedere mai favori ed a non confidare nell'aiuto altrui...tutto ciò mi sta facendo rivalutare il genere umano.
Iaia Nie

A molti pensieri

seguano poche parole.

Iaia Nie
La solita storia. Noi Italiani siamo indiscutibilmente dei mammoni. 

Escludendo chi non è della Capitale e qui c'è venuto per studiare, la maggior parte dei miei amici vive ancora a casa di mammà. Qualcuno, pur di non lasciare il proprio nido è addirittuta riuscito a far sloggiare l'amata mammà dalla residenza familiare, insediandocisi a forza, prepotentemente.

Vuoi che comprare casa è ormai un'utopia qui, grazie al caro prezzo ed ai mutui ottuagenari...se te li concedono, vuoi che il prezzo degli affitti è così alto che dopo averlo pagato non puoi permetterti di affrontare il costo della bolletta dell'immondizia, vuoi che, bene o male, abbiamo tutti lavori precari, vuoi che, parliamoci chiaro, è bello tornare dal lavoro e trovare il letto rifatto, la casa pulita, la spesa già fatta, vuoi che come cucina mammà non cucina nessuno...stiamo ancora tutti qua!

Io sono tornata a casa dopo una convivenza di qualche anno con quello che è stato il mio fidanzato storico. Sono tornata da mammà perchè dividere le spese in due è ben altra cosa che accollarsi tutte le spese da sola. Sola non gliela posso proprio fà. E mi sento ormai un po' troppo cresciuta ed esigente per mettermi a dividere casa con sconosciuti. Inoltre mi fa incazzare da morire il pensiero che ogni mese regalo soldi a gente, soldi che potrebbero essere accumulati per, un giorno, comprare una casa mia. E così continuo a vivere a casa di mammà. Inferocita, infastidita ma sempre da mammà sto.

Ogni tanto mi viene l'irrefrenabile voglia di prenderla sta casa in affitto, magari con questi benedetti sconosciuti, che tanto ognuno c'ha i suoi spazi, la sua camera...magari prenderla vicino a dove lavoro, così eviterei ogni giorno trenta chilometri e 50 minuti di traffico all'andata e al ritorno. Poi ritorno sul pianeta terra e mi rendo conto che non so quanto lavorerò dove sto lavorando e che se spendessi il mio stipendio in affitto e bollette chi pagherebbe le spese della macchina e tutte le altre minchiate quotidiane?

Un serpente che si morde la coda. Odio questo maledetto serpente!

Consoliamoci, noi poveri Italiani, pensando che in Madagascar c'è qualcuno che, in quanto a mammosità, ci sta una spanna avanti, ci batte decisamente: è il camaleonte. Passa ben due terzi della sua gaia esistenza dentro l'uovo... otto mesi. Uscito dall'uovo riesce a vivere solamente per altri quattro.


... ... ...vuoi vedere che il motivo per cui da mammà non ci vogliamo staccare, in fondo in fondo, è il mero istinto di spravvivenza?
Iaia Nie

Settimana scorsa sono andata al cinema a vedere nientepopodimenoché:

KUNGFUPANDA!

Bellissimo, ho riso dall'inizio alla fine...e non sono molto tipa da cartoni animati. L'unico cartone recente che davvero mi è piaciuto, prima di questo, è Nemo (e quel fantastico pesce scordarello che ricorda tanto me!)

Insomma andate a vedere il Panda che fa Kung Fu, non fate un soldo di danno.

P.S. E lasciate perdere quella cagata di Narnia, per favore.
Iaia Nie
Insomma, mi è venuta l'insipiegabile voglia di cambiare piattaforma blog. Vorrei migrare da Blogger a Splinder. E vorrei farlo senza traumi. Impossibile.
Impossibile perchè non si possono importare in modo "semi-automatico" post e commenti. Oltretutto se volessi fare un laborioso copia-incolla di ogni post, non posso mettere la data originale (cambiare data ai post, su Splinder, è un'opzione riservata esclusivamente agli utenti Pro, quindi a pagamento). Impossibile perchè lo spazio media di Splinder è a dir poco ridicolo, se ne voglio di più devo pagare.
In finale penso "Ma chi me lo fa fare?". Boh, mi è presa così. L'unico buon motivo che mi viene in mente è che su Splinder posso uploadare anche file audio in modo semplice. Punto.
Il vero motivo, credo, è che non riesco a stare tranquilla un attimo, mi devo complicare l'esistenza in qualche modo assurdo.
Intanto continuo a provare Chrome...che si è rivelato una scheggia. Si apre appena clicco e se c'è un crash in una pagina si chiude solo la tab della stessa, non tutto il browser come brutalmente succede con Explorer. Mi dà qualche problema con Java ed i Pdf, ma essendo una beta version confido in migliorie future.
Vabbè, credo che passerò i prossimi giorni a smanettare con Slinder, inutilmente.
Iaia Nie
Spine e rose crescono dalla stessa pianta


Iaia Nie

Non ho resistito. Come al mio solito non sono riuscita a far passare poco più che una manciata di ore dal momento del suo lancio, per provare una novità:

ho installato Google Chrome.

P.S. Vediamo un po' che dice...poi vi dico.
Iaia Nie
Ok. Non è nevicato. Va bene, va bene...non sono Giuliacci.

Però ho una buona notizia per chi, come me, spera sempre in un gioioso avvenimento che pregiudichi inesorabilmente le probabilità di andare a lavorare.


Gioite tutti, orsù, perchè tra pochi giorni qualcuno ha pianificato la completa ed irreversibile estinzione, non solo della razza umana, ma degli esseri viventi e non viventi tutti.


Sto parlando di quel fascio di protoni che sagacemente il CERN, il laboratorio internazionale di fisica di Ginevra, ha pianificato di accelerare alla velocità del Big Bang primordiale (...mah...) per poi farli collidere tra loro il prossimo 10 settembre.


Un esperimento, è il caso di dire, che è la fine del mondo! Un avvenimento che permetterà di carpire i più profondi segreti della gravitazione ed avere qualche indizio sulla possibile esistenza di mondi paralleli, nonchè qualche dritta su fonti di energia alternative. Peccato che ci siano probabilità (lontane eh, davvero remote. Nessun allarmismo cari abitanti del pianeta Terra) che tutto ciò abbia l'effetto di creare dei buchi neri piccini piccini ma in grado di entrare in una traiettoria di crescita (grande grande) esponenziale ed inarrestabile, tale da renderli capaci di risucchiare la nostra amata...no, amata no...cara...no, cara neanche...insomma, capaci di risucchiare la Terra. E forse tutto l'universo, tiè.


E daje a denunciare 'sto benedetto CERN, accusandolo di violazione dei diritti umani ( e meno male che di diritto internazionale umanitario a Ginevra qualcosa ne dovrebbero sapere!), non c'è nulla da fare. Si è messo in testa di rovinarci i piani e nessuno riesce a fargli cambiare idea.


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Tra le altre cose, io il 10 settembre avevo prenotato ceretta e parrucchiere. Mi conviene fare una chiamata per anticipare.


Nella foto, un buco nero.

Iaia Nie
Quanto l'ho aspettato. Non so bene neanche io perchè.

Faceva freddo, mattina presto e sole pallido, sentivo il mio inseparabile ipod, camminavo verso quel corso di contabilità che ho tanto odiato e ci pensavo: "Non vedo l'ora che arrivi Settembre".

Per vedere come sarebbe andata la mia vita un anno dopo quel Settembre in cui sono cambiate per me tante cose, tante abitudini, tante sensazioni. Quel Settembre in cui ho ricominciato a voler riporre un po' di me in un animo che mio non era. E non sembrava proprio una buona idea. Mi sono sentita per molto tempo come un pacchetto di gomme. Ne metti una in bocca, la mastichi per un po', finché il gusto non è esaurito o finché di masticare ti sei stancato e poi la getti via. E ti dimentichi di quel pacchetto aperto che hai in tasca. Fino al momento in cui non hai voglia di sentire in bocca quel sapore forte di liquirizia, fino al momento in cui non hai voglia di un'altra gomma. E così, piano piano, consumi il tuo pacchetto.

Non sapevo da che direzione sarebbe soffiato il vento, da che parte girare il timone, dove dirigere la barchetta che mi trasporta attraverso la mia vita.

Avevo paura di arrivare con la stessa sensazione fino al Settembre successivo.

Così non è stato...questi mesi mi hanno portato ventate di novità inaspettate. A cui, forse, non ero preparata e alle quali non ho sempre aperto le braccia al primo istante. Questi mesi, con i loro alti e bassi (altissimi e bassissimi), li ho amati.


E finalmente mi rendo conto che sto dando il benvenuto a questo atteso Settembre con un gran sorriso.
Iaia Nie
Ama il tuo vicino
ma non togliere lo steccato.

Questa è una traduzione un po' pacchiana di un proverbio inglese. Lo trovo davvero molto carino.