Sarà perchè sto leggendo libri per me ispiratori.
Sarà perchè ultimamente analizzo chirurgicamente ogni piccola parola, ogni inutile pensiero, sviscerandone un significato (per altro costantemente inesistente).
Sarà semplicemente perchè in questo periodo non riesco, di mio, a partorire un concetto che abbia una minima parvenza di senso...
...fatto sta che mi ritrovo nuovamente a postare una frase di qualcun'altro che, per quanto ne so, sta palesemente citando Wilde (e mi sta bene, sono quasi sempre d'accordo con il pensar wildiano).
Ogni innamoramento comporta il trionfo della speranza sull'autoconoscenza.Ci innamoriamo sperando di non trovare nell'altro ciò che sappiamo essere in noi stessi: tutta la codardia, la debolezza, la pigrizia, la disonestà, il compromesso e la stupidità bruta.Circondiamo il prescelto con un cordone d'amore, decidendo che tutto ciò che vi è racchiuso è esente dai nostri difetti e perciò è amabile. Individuiamo in un altro una perfezione che in noi non troviamo e, attraverso l'unione con l'essere amato, riusciamo ad illuderci di mantenere (contro l'evidenza che tutta la conoscenza di sé comporta) una fede precaria nella specie.
Inutile dire che il desiderio d'amore (e d'amare) è talmente irrazionale che nessuna consapevolezza può preservarci dal cadere in questa illusione cerebrale.
Ahimé; credo di essere stato sempre troppo cinico per cadere anche in questo tipo d'illusioni-
Anche qui prevale un pensare ottimista, vedo.
Buona Pasqua
http://peergynt.splinder.com/