Iaia Nie


Non capivo perchè un replicante collezionasse foto. 
Forse loro erano come Rachael: avevano bisogno di ricordi.




3 Responses
  1. Ma i ricordi più belli sono le fotografie che si stampano nella nostra memoria


  2. m0tt0 Says:

    Ma come puoi creare un ricordo?
    La triste verità è che il povero replicante cerca di capire il significato della foto. Fermare un attimo in colori e carta.
    A che serve questa carta colorata?
    Pensa il replicante.
    Ma non capisce.
    E la getta via.
    Quella foto che per qualcuno è memoria.
    Ma il replicante non lo sa.
    Ne prende un'altra.
    E nuovamente non capisce.
    Prova a fare quello che fanno gli "altri". Collezionare.
    Ancora nn capisce.
    E forse prova anche un pò di rabbia.
    E comincia a chiedersi perchè a lui non serve.


  3. Iaia Nie Says:

    Credo che per i replicanti le fotografie siano una sorta di cuscino emotivo. Un supporto a tutti gli innesti di ricordi che, senza una prova tangibile come una fotografia, rimarrebbero fini a sè stessi, senza significato neanche per loro perchè privi di una contestualizzazione reale. Sono un legame concreto con il loro passato inesistente.
    è piuttosto buffo fermarsi a pensare che per noi la funzione delle fotografie è quasi parallela. I ricordi sono ciò che ci avvicina all'onirico; contrapposto alla concretezza del presente il passato è suscettibile di travisazioni spesso inconsapevoli, è labile. Poi un giorni ci capita sotto mano una fotografia e pensiamo: "mi è successso davvero".