And SHE fights for her life
As SHE puts on her coat And SHE fights for her life on the train SHE looks at the rain
As it pours
And SHE fights for her life
Where people are pleasently strange
And counting the change
And SHE goes...
Nobody knows
...versa le sue fantasticherie in una tazza
e un cucchiaio di zucchero la tiene buona.
-Errata corrige-
Vorrei chiudere il blog ed aprirne un altro. Da un'altra parte.
Ricominciare da capo.
Ma non ci riesco e pensandoci bene non mi sembra neanche giusto.
Solo che è così pesante andare avanti portandosi anche quello che è stato.
Erano circa due anni che non sentivo questo pezzo.
E due anni fa, quando lo ascoltavo in loop, mille e mille volte, piangevo come oggi.
Due anni fa, come oggi piangevo perchè desideravo essere felice, perchè LO volevo e desideravo che mi volesse allo stesso modo.
La differenza, rispetto a due anni fa è che sto piano piano - o forse velocemente - perdendo quello che ho cercato tanto.
Mad rush, il mio carattere, la mia personalità. Quando non riesco a gestire la situazione, quando mi sento ferita invece di farmi vedere debole passo al contrattacco, innalzo barriere. Pazza irruenza. Attimo di pazzia. E perdo quello che di più speciale avevo. Tante volte questo mio carattere ha intrigato le persone, facendole letteralmente rincretinire appresso a me. Altre volte le ha fatte scappare.
Vorrei tanto essere abbracciata e vorrei che mi sorridesse e ancora mi abbracciasse forte, fortissimo e mi dicesse che questi sorrisi e questo abbraccio non finiranno mai e non saremo mai soli insieme. Vorrei che la nostra felicità insieme diventasse certezza per entrambi. Vorrei anche solo poter sperare che se non domani o dopodomani...che presto tutto si aggiusterà e i suoi baci e i suoi abbracci e i nostri sorrisi...
Com'è difficile convincersi di aver preso la strada giusta;
è difficile soprattutto la mattina.
Dopo aver passato tutta la giornata a costruire barriere, a far finta di credere che non vuoi quello che realmente vuoi, dopo esserti addormentata finalmente credendolo davvero...il sonno soffia lievemente sulle colonne fumose che tenevano in piedi questa messa in scena tra te stessa ed il mondo fuori. E ti lascia indifesa, di fronte ai tuoi reali desideri.
Apri gli occhi e quella sensazione tremenda allo stomaco, che quasi ti impedisce di respirare, che ti fa sentire a disagio, ti ricorda quello che ti manca.
Non sono l'unica persona su questa stramaledetta terra che vorrebbe tornare in dietro per commettere meno sbagli, per ragionare di più sulle proprie azioni...ma sono in pochi quelli che, seppur invasati da questo desiderio, continuano a spianare la strada per andare avanti, buttando macerie ed ostruendo la strada che porterebbe al ritorno. Una Don Chisciotte della Mancia.
Sento pesante la responsabilità di essere artefice dei miei mali. Soprattutto di mattina.