Iaia Nie
Ogni tanto mi prende questa malinconia.
Sento la bocca dello stomaco chiudersi e contrarsi e no, neanche questa volta è gastrite.
Sento improvvisa e molesta la mancanza di qualcuno che di me conosce tutto. 
Sento violenta ed impertinente la mancanza di qualcuno di cui io conosco tutto.
Questa persona non esiste più. Non so più nulla della sua vita o delle sue abitudini.
Saranno cambiate? Farà ancora colazione con gli stessi biscotti? Piegherà ancora le felpe in quel modo buffo? Metterà ancora il sale nei piatti come solo a lui ho visto fare?
E poi mi accorgo di non ricordare più neanche tanto bene quali realmente fossero le sue abitudini. Quei gesti che erano diventati automatici anche nel mio modus agendi quotidiano ora sono stati cancellati. Al loro posto mi ritrovo ad avere altre ritualità che sembrano appartenermi e non appartenermi nello stesso momento, che la mia mente sembra aver accettato, inglobandole naturalmente nella mia persona quasi fossero una nuova creatura da far crescere.
Non è facile da spiegare.
I miei ricordi sono diventati sensazioni.
Qualcuno ha detto che la nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora ma non ci casco più in questa bugia. La nostalgia non è altro che il ricordo, la sensazione nel mio caso, delle cose passate.
Forse questa affezione non mi passerà mai. E, in fondo, è giusto così.


Non vorrei mai dimenticare questa sensazione: svegliarci, sole, sorrisi e nello stereo qualcosa che piaceva ad entrambi...con la prospettiva, completamente priva dell'ombra scura di un dubbio, di passare insieme la giornata intera. Facendo tutto o semplicemente facendo niente.





2 Responses
  1. Anonimo Says:

    La nostalgia secondo me è una specie di credito che si pretende quando qualcuno ha trafugaot qualcosa dalla nostra vita.

    Un voler tornare a casa, e magari trovarla scassinata.

    In poche parole, per me, una schifezza di sensanzione di cui farei volentieri a meno.

    Ah, Yann Tiersen è il mio musicista preferito. Anche in periodi di lieve nostalgia. In periodi di acuta nostalgia preferisco Syd Barrett, una stanza chiusa a chiave, un foglio e una penna.
    E vino.

    A presto


  2. Iaia Nie Says:

    è vero, non è una bella sensazione. penso però che la maggior parte delle persone deve imparare a conviverci.


    syd? beh, si...io adoro però il syd di see emily play. in tutta la sua spensierata follia :)