Iaia Nie

Se un problema si può risolvere, perché preoccuparsi?

Se un problema NON si può risolvere, perché preoccuparsi?


Assolutamente terapeutico come pensiero. E, pensandoci bene, tragicamente giusto.

Prendiamo ad esempio il mio blog. Un bel giorno, un paio di settimane fa, ho aperto la pagina principale ed ho trovato il template completamente sparito. Non sfasato, come mi era successo altre volte, proprio volatilizzato. Sapevo che si sarebbe potuto risolvere con qualche minuto di pazienza modificando il codice html o, al limite, cambiando template...ma ho deciso di aspettare. Ho deciso di attendere che la divina provvidenza agisse al posto mio...che la natura faccia il suo corso!  Incredibile: problema risolto dopo qualche giorno!


Lo so, è una cazzata che non significa nulla. E in fondo neanche io credo in quelle sentenze che, con la scusa di allontanare l'ansia quotidiana, non fanno altro che promettere un futuro prossimo pieno di guai, ma...

...ma c'è un'altra prospettiva interpretativa e, questa si, riempie di fiducia nel futuro: quando ci troviamo ad affrontare un problema che non ha soluzione, come ad esempio la morte, è inutile (e come tutte le cose inutili, anche nocivo) crucciarsi oltremodo. La conclusione è già scritta.

Quando invece è ovvio che esiste una soluzione ai propri mali, lamentarsi e darsi pena è la cosa più stupida che si possa fare.


1 Response
  1. articolo21 Says:

    Te sento un tantinello preoccupata... come diceva il mitico Mandrake.