Macchè...mica perchè è famosa e buona deve essere per forza difficile cucinarla.
L'ho preparata per il compleanno di Colui Con Il Quale Mi Frequento Assiduamente, essendo il suo dolce preferito (o così mi è parso di capire - non è una persona con le idee molto chiare).
Cominciamo con la colonna sonora. Io ho scelto questa, ma non perchè era lunedì - non lo era affatto - per l'artista, con cui ho un legame chimico particolare.
Bene, ricoprite la superficie ed i bordi con uno strato di marmellata di albicocche. La vera Sacher si fa effettivamente con questo tipo di marmellata, io ho invece usato quella di arance, che piace tanto a Colui Il Quale Frequento Assiduamente e, diciamocelo, va a nozze con il cioccolato fondente. Sticazzi delle tradizioni.
Fate sciogliere, sempre a bagnomaria, il restante cioccolato fondente con la panna liquida e 20gr di zucchero a velo. Lasciate intiepidire e glassate la torta, aiutandovi con un coltello a spatola.
Quest'ultima operazione mi è stata facilitata molto dalla gratella su cui avevo poggiato la torta a raffreddare e dal fatto che non avevo bisogno di lisciare la superficie con la spatola perchè la mia marmellata di arance aveva le scorzette ed è venuta tutta bitorzoluta!
Decorate e... TADA!!!

Era la prima volta che la facevo ed è venuta davvero deliziosa.
P.S. Nella foto si può notare che ho usato dei fiorellini di zucchero come decorazione (li avevo comprati gialli ed arancioni ma sono rimasti nella busta ad Auchan, insieme ad un vaso, la panna e dei formaggi>>>vedi post "Alla Cassa".). Ora, mi è stato obiettato che senza la scritta "Sacher" sopra la superficie, la Sacher non è Sacher. Bene, se vi dovesse accadere un fatto analogo, fate come me: levate la fetta di torta da sotto il naso dell'ingrato di turno e mangiatevela voi. Accompagnando il gesto da evidenti manifestazioni di estasi ed orgasmi del palato.